Dall’otto al dieci maggio si sono svolte a Messina tre “Giornate del Ricordo – A 70 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale”, promosse dall’associazione culturale “Messina-Russia”, in collaborazione con il Comune di Messina, all’insegna del motto “per non dimenticare, mai più di nuovo”. Il primo incontro è stato all’ex rifugio antiaereo “Cappellini”, ora museo “Messina nel ‘900”, dove il direttore dello stesso, Angelo Caristi, ha fatto rivivere ai visitatori il clima della guerra nella città dello Stretto. La seconda giornata è stata organizzata nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, luogo simbolo della volontà di costruire un’Europa diversa, unita dalle forti spinte alla pace che seguirono alle rovine della guerra. Il programma è stato caratterizzato da numerose iniziative del “ricordo” espresso con versi, immagini, canzoni, letture di testimonianze dal conflitto: storie di umanità e di solidarietà oltre il binomio amico/nemico. Hanno letto e recitato grandi e bambini, giovani e più anziani. Uno sguardo particolare è stato dato al ruolo della donna nella guerra e all’assurda spedizione degli italiani in Russia. Particolarmente toccanti al termine le testimonianze di Aristotele Malatino cha ha ricordato l’esperienza del padre, Trento Malatino, in Russia, e di Paolo Girlanda che ha letto alcuni brani di lettere dello zio, fucilato in Grecia dalle truppe tedesche. L’ultima giornata del Ricordo è stata dedicata alla commemorazione funebre di tutti i morti del conflitto e si è svolta nella Parrocchia Ortodossa San Nicolò dei Greci, dove Padre Alessio ha guidato la funzione detta “Panachida”. Le “giornate del ricordo” non sono state ideate come lezione di storia ma di rievocazione del più tremendo conflitto della storia, rivissuto dalla parte del popolo che più ha pagato in termini di vite umane: sono infatti 27 milioni i morti che la Russia ha dovuto sacrificare per resistere alle armate naziste che nel giugno del 1941 avevano invaso quella che allora era l’Unione Sovietica. Le “Giornate del Ricordo” rientrano nell’ambito delle attività comuni progettate tra il Consolato delle Federazione Russa a Palermo e la Città di Messina, durante i colloqui avvenuti tra il sindaco, Renato Accorinti, e il Console Mikhail Kolombet, il 10 marzo scorso, a margine dell’inaugurazione della mostra di icone di scuola russa, che si è svolta nella Biblioteca Provinciale dei Cappuccini di Messina.
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