Scoperta di una discarica abusiva sul torrente Mazzarrà, la denuncia del Sindaco

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Torrente Mazzarra2Sopralluogo del Sindaco su pattume abusivo proveniente dalla discarica di Mazzarrà Sant’Andrea

Il Sindaco di Furnari avv. Mario Foti si è recato ieri mattina nel Torrente Mazzarrà insieme alla Polizia Municipale ed ai Carabinieri della locale Stazione in prossimità dell’accesso alla discarica (appena cento metri più avanti), in un’area sottostante la stradella d’accesso all’invaso gestito da TirrenoAmbiente spa, dove è stato scoperto un enorme cumulo di cosiddetto “pastazzo”, costituito da inquinanti scarti agrumari. Nella medesima area di circa 600/700 metri quadrati sono stati riscontrati con grande stupore degli astanti un enorme quantitativo di acque putrescenti e stagnanti, una conduttura nascosta tra la vegetazione dalla quale fuoriuscivano acque d’ignota provenienza e presumibilmente provenienti dall’invaso della discarica, una seconda conduttura d’ampia sezione in polietilene, sempre collocata sotto traccia della strada in terra battuta, priva di scoli, ma le cui adduzioni Torrente Mazzarra3provenivano inequivocabilmente dalla discarica. Su tutta l’area interessata ristagnavano infine liquami nauseabondi e notevoli addensamenti di materiale di colore rossastro, che aveva procurato anche un disseccamento della vegetazione spontanea ivi esistente. Alla luce della superiore scoperta si evidenzia ancora una volta la grave criticità ambientale riscontrabile in prossimità del sito gestito da TirrenoAmbiente spa insistente sull’alveo imbrifero del Torrente Mazzarrà, da cui il Comune di Furnari attinge le risorse idriche tramite i pozzi di contrada da Lacco. L’A.R.P.A. in una sua relazione del 2013 aveva rilevato nel greto del Torrente Mazzarrà e nelle zone adiacenti la discarica valori superiori alla norma senza individuarne, né ricercarne le possibili cause, né informare il Comune di Furnari, i cui pozzi idrici sono a possibile rischio di infiltrazione. “Ancora una volta, in un coacervo d’interessi e vicende poco chiare aventi come protagonista la TirrenoAmbiente spa, – ha dichiarato il Sindaco Foti – resta sempre il Comune di Furnari a dovere accertare e denunciare, con fatti concreti ed oggettivi, una grave situazione di criticità ambientale, mentre permane il pericolo del percolato e della staticità dell’enorme volume di rifiuti illegittimamente abbancati con le conseguenti responsabilità, che vanno individuate, accertate e perseguite. Il Sindaco di Furnari, quale autorità sanitaria locale, chiede pertanto che sull’area in questione, prontamente posta sotto sequestro dall’Autorità Giudiziaria, e sulle acque e le condotte abusivamente collocate e rinvenute, siano svolte le opportune indagini finalizzate alla verifica dell’esistenza di sostanze pericolose e nocive, ivi inclusa la presenza di metalli pesanti, che possano mettere in pericolo la salubrità della popolazione di Furnari”.

Foti Rodrigo

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