La signora Maria
Se ne va così la Signora Maria. Con un forte applauso.
Se ne va un’istituzione. Una donna che ha dato con la sua verve e la sua innata voglia di esserci un contributo che rimarrà nei nostri ricordi.
Sempre affabile e con il sorriso sulle labbra.
La ricordiamo sempre presente nei lunghi periodi “carnascialeschi”.
La signora Maria persona “ scialusa” non è mai mancata all’annuale appuntamento e, sfogliando l’album dei ricordi la troviamo sempre in prima fila. Quello era il suo posto.
La signora Maria ne ha fatto di quel rito tanto atteso la sua seconda casa. Il rito del carnevale.
A lei vanno i meriti della freschezza, della giovialità, malgrado l’età. A lei vanno i riconoscimenti di un mito che nessuno smonterà.
Il ballo era la sua passione e non vi era giovanotto che teneva…facevan la fila per ballare con lei. Non vi era età che la fermava e noi, da dietro le quinte, in quel palcoscenico che è stato la strada, la guardavamo con il sorriso, magari pensando: chissà se noi riusciremo ad arrivare alla sua veneranda età e con lo stesso spirito.
Immagini di repertorio
Ricordo qualche episodio che mi ha sempre, ripensandoci, suscitato ilarità e dolcezza. Non poteva non scappare un tenero sorriso. L’ ho incontrata nei pressi di casa sua una mattina, che guarda caso era la giornata in cui era programmata la consueta sfilata dei carri e la vidi in evidente stato di malessere. Le dissi : signora Maria, ma allora oggi non esce?
Lei, accorata mi rispose: giuitta e commu fazzu? ‘na vidi sta iamma? ( perdonate il mio pessimo siciliano)
A onor del vero era claudicante, sostenuta da un bastone. Inusuale vederla a quel modo.
Il pomeriggio, alle tre, ora del raduno, vidi all’orizzonte una figura che conoscevo bene. Era lei, la signora Maria,in forma smagliante e con un sorriso a 32 denti.
Non che non accusasse il dolore, altrochè, ma il carnevale era più forte. La distraeva da tutto. Iniziò a ballare come sempre faceva ed era un piacere vederla. Mi vide e sorrise, come a voler dire….ma commu u lassu stu divertimentu…?
Ma non era solo questo la signora Maria. E’ stata una donna tanto amata dal suo cavaliere Turi. La chiamava affettuosamente Ortenzia e le poggiava il braccio sulle spalle, con un sempre presente atto d’amore. E’ stata una mamma adorabile.
Una nonna che non perdeva mai occasione per ballare con i suoi tanti nipoti, abituati anche loro al rito del carnevale.
Le dovrebbero dedicare una piazza signora Maria. Se lo merita proprio.
Compagna inseparabile la sua estrosa sorella Angelina. Con lei, fra liti e riappacificazioni, da donne d’altri tempi, attestando il duo più esemplare del Carnevale, affettuosamente chiamate le ” sorelle materasso”, facevan coppia fissa.
Loro sono state l’ENBLEMA del carnevale GIOIOSANO.
A lei, frizzante signora Maria va il nostro affettuoso pensiero… a lei che del suo sorriso ne ha fatto una conquista di giovialità.
Riposi in pace signora Maria.
Giuliana Scaffidi
Tutti noi dello staff di www.gioiosatoday.it ci sentiamo vicini alla famiglia ed esprimiamo tutto il nostro cordoglio.