Milazzo: Torna il rischio del trasferimento in altra sede dell’Agenzia delle Entrate.

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Agenzia delle EntrateSoppressione Agenzia delle Entrate, si spera nel PAF
Torna d’attualità purtroppo il rischio del trasferimento in altra sede dell’Agenzia delle Entrate. Il direttore regionale Antonino Gentile ha inviato una lettera al Sindaco Pino comunicando che sono state avviate le procedure per la chiusura dell’ufficio territoriale di Milazzo prevista per il prossimo mese di ottobre. Ciò – scrive Gentile – in ossequio alle norme previste dalla legge sulla spending review. Nel caso di Milazzo siffatta misura è resa più urgente per la carenza di indispensabili certificazioni dell’immobile attualmente in uso, più volte sollecitate alla proprietà e non prodotte. Nella missiva però c’è anche una speranza: “In considerazione della necessità di assicurare ai contribuenti un alto livello di servizi Milazzoin materia fiscale e nella consapevolezza dell’importanza del mantenimento di un presidio nel territorio, stiamo valutando l’opportunità di creare un Punto di Assistenza Fiscale (P.A.F.), che rappresenti un riferimento per la popolazione del comprensorio”. La medesima contiene finanche un messaggio per il Comune: “Siamo sin da subito favorevoli alla valutazione di eventuali proposte di immobili da concedere in uso gratuito a questa Agenzia per l’apertura di un P.A.F. Tali immobili dovranno essere di proprietà di enti pubblici territoriali, dotate di tutte le certificazioni d’idoneità previste dalla legge; inoltre il Comune dovrebbe assumersi tutti i costi di funzionamento, esclusi quelli per il personale”. La palla passa adesso dunque all’Amministrazione ed il Sindaco Pino ha già dato mandato agli uffici di valutare la proposta della direzione regionale della Agenzia delle Entrate. “Vista la politica dei tagli, che in questi anni ha accorpato molti uffici pubblici, – spiega Pino – cercheremo quantomeno di avere il Punto di Assistenza Fiscale anche perché la chiusura della sede locale e l’accorpamento a Messina senza alternative determinerebbe ricadute non solo sul personale dipendente, ma anche sui cittadini e sui professionisti, che quotidianamente hanno necessità di interfacciarsi con questa tipologia di uffici”.

Foti Rodrigo

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