Parte da Librizzi l’iniziativa del corredino del “cuore”

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Untitled-1Qualcuno ha detto: ”Ogni bambino che nasce ci ricorda che Dio non è ancora stanco degli uomini”.
La nascita di una nuova vita è sempre un miracolo…
Ce lo ricordano anche i bimbi nel grembo delle donne che viaggiano sulle barche della speranza: qualcuno non aspetta che la madre scenda sulla terraferma, ma decide di venire alla luce facendosi cullare dalle onde del mare, quello stesso mare che, purtroppo, per molti è una tomba… Così il giorno di Natale, sulla nave “Etna”, è nato Salvatore, figlio di una giovane nigeriana, diventato “cittadino onorario” di Messina: leggendo la sua storia, il pensiero non può che correre a Marilia e a tutte le volontarie dell’associazione librizzese “Il filo della memoria” che, già da tempo, si distingue per l’aiuto concreto fornito ai migranti. Di recente, ha lanciato un progetto destinato a tutti i bimbi che sicuramente non possono contare su nonne, zie, vicine di case, sulla madrina, tutte pronte a sferruzzare, a chiedere consigli su come realizzare il corredino più bello…Untitled-2
Nulla di tutto ciò per i bimbi figli degli immigrati… Per fortuna che esiste il valore della solidarietà grazie al quale alcune signore di Lampedusa provvedono da tempo a realizzare corredini per i “nuovi” arrivati. Ma sono tante le donne che si mettono in viaggio per inseguire il sogno di una vita dignitosa per sé e per la creatura che portano in grembo… Ecco allora l’iniziativa intrapresa da “Il filo della memoria”: ogni bambino ha diritto al corredino; ne va della dignità di tutti. Quando il grembo di una madre è pronto per portare a compimento il progetto di vita che Qualcuno l’ha aiutata a realizzare, allora il cuore degli uomini di buona volontà deve essere pronto ad accogliere ogni creatura come “fiore che diffonderà il suo profumo tra le braccia di chi gli ha dato la vita”.
Anna Milici

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