Gioiosa Marea, 03/12/2014 – Si è riunito ieri, 2 dicembre alle ore 15 nell’Auditorium comunale, il Consiglio Comunale di Gioiosa Marea. Tra i punti in discussione l’integrazione all’odg riguardante un “comunicato alla cittadinanza” del sindaco, relativo alla mancata approvazione del bilancio di previsione 2014 e le conseguenze che ciò potrà avere sulla vita amministrativa di Gioiosa Marea. Tra i punti all’odg, inoltre, l’assunzione di un mutuo ordinario con la Cassa Depositi e Prestiti e l’istituzione delle Consulte delle Frazioni e delle Contrade, con l’approvazione del relativo Regolamento.
Nella trattazione di tale punto si è distinta la 25enne consigliera comunale Giusy Pizzo, proponendo l’istituzione di 5 aree, scandite per gruppi di frazioni e località periferiche, denotando (da un lato) una conoscenza dettagliata e completa del territorio amministrato e (ciò che più conta) la volontà di farsi carico del destino e della cura di ognuna delle località censite, dimostrando reale attenzione, primo passo contro l’abbandono del territorio e delle campagne di Gioiosa Marea.
Proprio di recente il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, nella sua relazione alle commissioni riunite Ambiente e Agricoltura (Valorizzazione aree agricole), ha lanciato l’allarme, mettendo in luce come “studi scientifici mirati hanno evidenziato che nel nostro Paese ogni giorno vengono cementificati circa 100 ettari di superficie libera: dal 1956 al 2010, il territorio nazionale edificato è aumentato del 166 per cento a scapito di quello a destinazione agricola.”
Secondo i dati ISTAT, il trend del consumo del suolo nel nostro Paese è cresciuto a ritmi vertiginosi: sono 244 mila gli ettari di suolo che ogni anno vengono divorati dal cemento.
“La perdita di tale superficie, – ha detto il ministro – oltre a comportare inevitabilmente una riduzione della produzione agricola, rendendola insufficiente a soddisfare il fabbisogno alimentare nazionale e facendo crescere la dipendenza del nostro Paese dall’estero, snatura e stravolge anche le connotazioni naturalistiche del suolo, non solo ponendo a rischio le nostre bellezze naturali, ma anche e soprattutto spogliando l’ambiente dalle naturali difese contro il rischio idrogeologico. Le devastanti conseguenze, proprio in questo momento storico, sono sotto gli occhi di tutti” – ha detto a ancora il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, che ha così proseguito:
“Non posso infatti non richiamare i recenti eventi alluvionali, la dolorosa perdita di vite umane e gli ingentissimi danni causati al patrimonio, sia pubblico che privato, quali effetti diretti del cattivo uso del suolo iniziato sin dalla prima metà del secolo scorso e tuttora in atto.
Sono dunque queste semplici considerazioni che impongono di garantire il giusto equilibrio, nell’assetto territoriale, tra le zone suscettibili di utilizzazione agricola (e, più in generale, libere da interventi di significativa antropizzazione) e quelle edificate ed edificabili. Il fine è non pregiudicare da un lato la produzione agricola e la sicurezza alimentare e, dall’altro, l’intero ambiente comprese, quindi, le condizioni generali di vita dell’intera popolazione.
Giusy Pizzo, consigliere di maggioranza, nella seduta di consiglio comunale del 21 ottobre scorso in dissenso con la linea politica corrente si era dichiara indipendente. La Pizzo, classe 1989, ha studiato presso la facoltà di giurisprudenza dell’Università degli studi di Messina.
Domenico Molica Colella