Dal 7 luglio scorso la striscia di Gaza è sotto assedio dell’esercito israeliano. In quella che molti si ostinano a chiamare guerra, ma che si configura piuttosto come scontro assolutamente sproporzionato e asimmetrico tra le forze in campo, i morti palestinesi sono già più di duemila, di cui buona parte civili.
In quella che da Vittorio Arrigoni è stata definita “la più grande prigione a cielo aperto del mondo”, governo ed esercito israeliani assediano un popolo, quello palestinese, le cui ragioni non sono sostenute dalle potenze mediorientali ed internazionali, se non allo scopo di estendere la loro influenza sulla regione.
In settant’anni di conflitto, con il progressivo ridimensionamento dei territori della Palestina storica, ha coinciso un costante e significativo peggioramento delle condizioni di vita dei palestinesi; in Cisgiordania gli insediamenti israeliani divorano giorno dopo giorno territorio palestinese, creando una condizione di vera e propria Apartheid. La striscia di Gaza, parallelamente, è costretta nelle maglie dell’embargo israeliano che agisce da terra e da mare. Qui l’assedio ha privato un milione e ottocentomila palestinesi di scuole, centri sanitari, ospedali; a Gaza manca tutto: generi alimentari, acqua, farmaci, strumenti di primo intervento.
Per questo motivo i cittadini patesi e gioiosani si stanno mobilitando per una raccolta di farmaci da inviare alla popolazione palestinese. Sarà possibile partecipare all’iniziativa contribuendo, presso i centri di raccolta nella farmacie di Patti e a Gioiosa Marea presso la Farmacia Saggio con: antibiotici a largo spettro, antinfiammatori, antidolorifici, antiemorragici, garze sterili, siringhe ed aghi, guanti, cotone, cerotti, disinfettanti, con scadenza successiva ad ottobre 2015.
Ogni piccolo aiuto può essere utile