Giorno 10 agosto, alla presenza delle autorità civili e religiose, si è svolta a Librizzi la prima tappa del percorso estivo di riflessione sul tema della migrazione con il titolo “La valigia dei sogni”, organizzata dalle associazioni “Il filo della memoria” di Librizzi con la Presidente Marilia Gugliotta e da “La voce delle donne” di San Piero Patti con in testa la signora Antonietta Biondo. La manifestazione ha preso il via con un momento di preghiera per i tanti migranti i quali affidano i loro sogni ai viaggi della speranza che, troppo spesso, si concludono tragicamente. Dopo la ballata al violino del signor Cuttone si è passati alla lettura di alcune poesie (fra le quali “Chiana me figghiu” di Maria Lucia Procopio, testimonianza della partenza dei migranti librizzesi e alcuni brani tratti dall’antologia “Sotto il cielo di Lampedusa”). Successivamente, mentre i figuranti con costume da migrante sfilavano per il paese, tutti i partecipanti sono stati coinvolti in una concreta azione di solidarietà presso il centro aggregativo di piazza Marconi dove era allestita la pesca di beneficenza a sostegno dei bambini di Lampedusa. Particolarmente interessante la storia dell’emigrazione raccontata da Tindaro Gatani, insigne studioso librizzese emigrato in Svizzera. Anche un illustre cantastorie, il prof. Mauro Geraci, ha omaggiato i migranti con una ballata inedita su Lampedusa. Infine, i bambini della scuola primaria di Colla hanno dato il loro contributo con una bellissima rappresentazione. Ha chiuso la serata un rinfresco con assaggi e sapori della nostra terra, allietato da musiche e balli ispirati alla nostra mediterraneità.
La seconda puntata della manifestazione “La valigia dei sogni” si è svolta a San Piero Patti, nonostante i capricci di Giove Pluvio, sabato 16 agosto, alla presenza del Sindaco. Protagonisti indiscussi della serata gli emigrati sampietrini le cui valigie (di cartone, di legno, trolley) rappresentano, come ha sottolineato la signora Franca Martino, coordinatrice della manifestazione, altrettante metafore delle loro storie di ieri e di oggi.
Il primo emigrante preso in considerazione è stato il professore Salvatore Taranto. Da sempre appassionato del mondo classico ha avuto l’opportunità di approfondire i suoi studi a Ginevra e a Genova, ma non ha rinunciato a ritornare almeno una volta al mese al suo paese nel quale, in questo momento, riveste la carica di assessore alla cultura. Si è passati quindi ad ascoltare l’esperienza di altri emigrati che ritornano a San Piero per le vacanze. Tutti si sono realizzati, sia chi è partito povero sia chi, come Angelo ha voluto fare un’esperienza per scoprire nuovi orizzonti ed è orgoglioso di aver superato le difficoltà che l’approccio a una nuova realtà inevitabilmente comporta. Commovente la storia del figlio del signor Gaetano che, venuto per la prima volta in Italia, ha rivisto i luoghi dove il padre è nato ed è vissuto fino all’adolescenza. Quasi un romanzo d’avventura è, poi, la vicenda di Carmelo che ha ripercorso la storia dell’umanità prima trovando rifugio in una grotta nella foresta del Paranà al confine tra Argentina e Brasile e costruendosi poi una casetta sugli alberi, per impegnarsi infine a disboscare diversi ettari di “selva”.
Potrebbe scrivere un libro anche Don Ciccino Napoleone il quale, a suo tempo, per problemi di salute fu costretto a rinviare più volte la partenza per la Germania dove, una volta arrivato, ebbe varie vicissitudini (dalla stalla trasformata in abitazione al lavoro ai forni definiti dantescamente “inferno”).
E che altro aggiungere alla vita da star del grande Gerry , ”ingegnere” e cantante apprezzato? Tutta la sua esistenza è stata “un’opera d’arte”: fuggito da Beirut a causa di una vicenda sentimentale, scorazza per i cinque continenti. Vende una fabbrica a Fidel Castro e oggi, insieme con la moglie, fa la spola tra Boschitto e Milano.
Un altro sogno realizzato è contenuto nella valigia di legno di autonoma manifattura artigianale del signor Santino, emigrato in Australia a 25 anni. Lasciò la moglie con un figlio e un altro in arrivo, che poi lo raggiunsero nel nuovo continente. Nel 1987 venne insignito cavaliere del lavoro dal presidente Cossiga.
Ai nostri emigranti si sono aggiunti virtualmente gli immigrati di oggi attraverso la lettura di poesie tratte dalla raccolta “Sotto il cielo di Lampedusa” interamente dedicata alla tragedia del 3 ottobre . L’antologia, come ha spiegato la prof.ssa Marilia Gugliotta, s’inserisce in un progetto che fa capo a due poeti statunitensi ,Michael Rothenberg e Terri Carrion, i quali nel 2011 lanciarono un appello a tutti i poeti del mondo affinché si unissero e “raccontassero” i drammi dell’umanità. Sul palco anche la prof.ssa Anna Milici alla quale l’associazione ha rivolto un ringraziamento “per la sensibilità e l’impegno mostrati verso gli immigrati”. Sono stati successivamente proiettati due video sull’emigrazione di ieri “quando gli altri eravamo noi” e gli immigrati di oggi. Infine, il poeta per antonomasia di San Piero, il signor Saro Ricciardi, ha letto una sua personale poesia dedicata all’emigrante. Tutti bravi i ragazzi che hanno collaborato: Emilia, Vittoria, Giusy, Dominique, Gaetano, Benedetto, Livia e Mattia. Un plauso va anche a chi ha organizzato il rinfresco (le componenti tutte dell’associazione “La voce delle donne”) e al cantante Tony Scolaro che ha gradevolmente intrattenuto il pubblico con brani celebri di musica italiana.
Marilia Gugliotta
Anna Milici