Sarà presentato venerdì 22 agosto alle ore 20.30, all’Agriturismo S. Margherita, il libro ” “L’uomo di Al Capone” .
E mentre nella Chicago degli anni Venti si era guadagnato l’appellativo di “flagello” e i fatti, o meglio i misfatti, di Antonino Lombardo americanizzato (Tony) raggiungono l’altra sponda dell’Atlantico sempre più sconvolgenti e amplificati da aneddoti che ben si sedimentano nella memoria popolare che fanno dell’emigrato galatese un “uomo d’onore” strettamente inserito nell’entourage di “Big Al” col ruolo di fidato consigliere, socio d’affari e fraterno amico del gangster di Brooklyn Al Capone, la “diceria” è bella e confermata.
Di contro Antonino Lombardo a Galati Mamertino dove tutti ormai conoscono, o intuiscono le radici delle sue “fortune” paese d’origine da dove era partito a soli 17 anni per gli States nel 1906, si era guadagnato l’aureola di “uomo della provvidenza”, in occasione di una sua fugace visita nel 1926, per aver contribuito con 15.000 lire alle spese per l’erezione del monumento ai Caduti e non solo. Insomma Tony veniva considerato nel paese natio (almeno nella vulgata popolare) come un uomo cui “ci caminava ‘a testa”.