Bruciare sterpaglie non sarà più un reato, Coldiretti vince la battaglia

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fonte www.meteorivieraligure.it

Bruciare rami ed erba non sarà più reato. Fino alla fine di Giugno era considerato reato penale disciplinato dall’articolo 256 bis del decreto legislativo n. 152 del 2006. La legge prevedeva l’arresto da tre mesi a un anno o uan multa  da 2.600 a 26mila euro in caso di “rifiuti non pericolosi”, come appunto quelli derivanti dalle attività agricole di pulizia e potatura. Coldiretti ha vinto la sua battaglia contro questa assurda normativa.

“La manutenzione dei terreni privati sarà finalmente disciplinata in maniera sansata – spiega Germano Gadina, presidente di Coldiretti. E’ giusto distinguere la combustione controllata di rifiuti organici, pratica consuetudinaria in Liguria ed ora finalmente legale, rispetto alle gestioni illecite di materiali nocivi e pericolosi che dovranno essere fortemente sanzionate”.

Per bruciare il materiale organico in sicurezza e nel rispetto della norma, Coldiretti  ha chiesto lo svolgimento delle attività sul luogo di produzione e il controllo del fuoco fino al suo spegnimento; i cumuli, di dimensione limitata, devono essere bruciati ad almeno 20 metri dagli edifici e a 50 metri da autostrade e ferrovie.

Infine, la combustione del materiale (non più di tre metri steri per ettaro, cioè circa tre metri cubi di legno) resta vietata nelle giornate di forte vento o a rischio incendio e nei periodi in cui è proclamata la massima allerta incendi.

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