Abbandono delle chiese gioiosane, la comunità si mobilita

Gioiosa - Crollo volta abside

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Chiesa di S. Nicola, esterno

Riceviamo e pubblichiamo.

Dal mese di Marzo del 2010 i cittadini di Gioiosa Marea sono privati di assistere alle funzioni religiose e di pregare nell’amatissima Chiesa Madre di San Nicola di Bari, interessata da un improvviso crollo della struttura lignea portante e del controsoffitto della cupola sopra l’altare maggiore. Questo crollo ha creato danni all’altare in pietra, gran parte del coro in legno massello disposto su due file ai lati è andato distrutto, l’altare nuovo in legno è totalmente distrutto.

Numerose sono state le richieste di ripristino del danno che il nostro parroco Sac. Salvatore Danzì ha inviato alle autorità competenti, ed ancora niente è stato tenuto nella giusta considerazione, come si legge nella sua lettera del 28.04.2014 inviata a vari organi di stampa.

Ancora oggi a distanza di cinque anni la nostra Chiesa Madre resta interdetta al culto, resa inagibile (?), chiusa ed abbandonata al proprio destino dove inarrestabile prosegue il suo degrado oltre a quello delle statue e delle tele che, possedendo un valore artistico “importante” raccontano la storia della nostra Gioiosa. La polvere, le muffe e le infiltrazioni d’acque piovane la fanno e continuano a farla da padrone.

Gioiosa - Crollo volta abside
Chiesa di S. Nicola, Altare Maggiore

La comunità gioiosana tutta, offesa ed oltraggiata nei valori di fede, si mobilita civilmente con ogni mezzo e, rispettosa delle Leggi, si rivolge a coloro che sono in grado di dire basta a questa “incivile” e “ignobile” situazione che nega il diritto e la possibilità ai gioiosani di pregare nella chiesa madre. La chiesa di San Nicolò rappresenta la storia della comunità gioiosana e tutti noi cittadini abbiamo il sacrosanto diritto di avere la nostra Chiesa Madre aperta al culto.

Anche la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, la più interessante dal punto di vista storico-artistico, è interdetta al culto, e non si conoscono ancora i motivi che hanno determinato tale situazione. Chi recentemente ha avuto la possibilità di accedere in questa chiesa ha potuto notare l’immensa situazione di degrado: i muri sono inzuppati di umidità, le infiltrazioni di acqua piovana che provengono dai locali annessi alla chiesa hanno interessato anche il pavimento, gli stucchi dell’altare della Madonna del Carmelo cadono a pezzi ed in più parti gli intonaci sono staccati, stesso discorso per l’altare della Madonna delle Grazie.

Per questa incresciosa situazione di abbandono delle chiese gioiosane si è costretti a celebrare le funzioni più importanti nella chiesa Buon Pastore, l’unica che gode di “buona salute”, situata in zona marina, nella parte bassa di Gioiosa Marea. Restano le chiese del Convento e di San Rocco ubicate nel centro storico che sono piccole e riescono ad ospitare pochi fedeli. Ma se entriamo nel dettaglio anche queste ultime due chiese lamentano dei problemi (infiltrazioni d’acqua, scrostature, lesioni, ecc).

santa maria delle grazie
Chiesa di Maria SS. delle Grazie

La comunità gioiosana con questa raccolta firme che sarà inviata alle massime Autorità nazionali, regionali e Ecclesiastiche, in particolar modo alla Curia Vescovile di Patti, intende sollecitare e denunciare un atto di responsabilità verso il mancato interessamento di interventi di recupero o quant’altro necessario si possa mettere in atto nei confronti delle chiese gioiosane. Restiamo fiduciosi e confidiamo ancora una volta nelle istituzioni, sperando che al più presto siano intraprese delle azioni mirate al recupero delle nostre chiese, in quanto sicuramente persistendo ancora lo stato di totale abbandono è facile intuire come nel giro di pochi anni assisteremo anche a crolli di parti rilevanti di queste.
Non si possono ignorare le reali situazioni di grave pericolo derivanti dal totale abbandono, dalla incuria, dal menefreghismo. Non si possono ignorare le bellezze architettoniche e le opere di notevole interesse storico-artistico presenti nelle nostre Chiese ed in gran parte provenienti dall’antica Gioiosa Guardia. Gravi e tante sarebbero le responsabilità a carico delle Autorità civili e religiose che esercitano la competenza in merito.

Gioiosa rivuole le sue chiese e con esse la propria storia.

Il referente del comitato spontaneo
Architetto Giulio Russo

Nota: Da domani, durante la S. Messa,  inizierà la raccolta delle firme Pro Chiese Gioiosane.

Saranno informati:

La Santa Sede e Sua Santità Papa Francesco;
C.E.I. Conferenza Episcopale Italiana;
S.E. il Prefetto di Messina quale rappresentante del Governo Nazionale;
Il Ministero dei BB.CC. AA.;
Il Presidente della Regione Siciliana;
L’Assessorato Regionale ai BB.CC.AA.;
La Curia Vescovile di Patti, quale parte in causa e con essa il Vescovo S.E. Mons. Ignazio Zambito;
La Soprintendenza ai BB.CC.AA .di Messina;
Il Sindaco e l’Amministrazione Comunale di Gioiosa Marea;
Il Parroco Sac. Salvatore Danzì,
– e p.c. la Procura della Repubblica di Patti.

 

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