I coach del cinema e del teatro, Fabio Sidoti, Cristina Capodicasa, Gerardo Fiorenzano in un progetto rivoluzionario coinvolgono bambini e ragazzi.

Il teatro e il cinema danno vita alle storie: il primo le porta in scena dando volto e parole ai loro protagonisti, il secondo completa l’opera trasformando quelle storie in immagini, sottraendole al tempo. Pur utilizzando tecniche spesso diverse, sono due mondi che hanno un obiettivo comune: raccontare storie, scambiare esperienze. Questi laboratori mirano a stabilire un ponte strettissimo fra i mondi del cinema e del teatro che, normalmente, seguono strade separate. Il progetto ha l’ambizione di superare questa dicotomia, creando un altro modo di fare cinema e teatro, un modo adatto al nostro tempo. Il carattere innovativo del progetto risiede nel coinvolgere gli allievi in un’attività che non ha la messa in scena come unico obiettivo, ma anche e soprattutto l’acquisizione di precise competenze tecnico-narrative. Gli allievi, in questo modo, imparano non solo a conoscere, ma anche a vivere le arti del teatro e del cinema, in modo moderno e orientato al futuro, “rivitalizzando” le storie sia sul palcoscenico sia sullo schermo.

Il progetto prevede l’integrazione dell’attività didattica con attività di laboratorio che favoriscano il lavoro e la progettazione di gruppo. Verranno fornite le nozioni necessarie a comprendere le specificità sia dell’arte drammatica sia del linguaggio cinematografico, al fine di favorirne i reciproci apporti. A partire dalla formazione di vari gruppi di lavoro e dall’introduzione ai due universi artistici presi in considerazione, si passerà al lavoro in parallelo che sfocerà, infine, nella realizzazione di uno spettacolo di cineteatro.

All’interno dei laboratori gli allievi si occuperanno, da un lato, dello spettacolo nella sua accezione più classica (lavoro dell’attore, messa in scena ecc.), e dall’altro si concentreranno sulla progettazione e realizzazione dei prodotti audiovisivi da inserire nella performance finale.

I laboratori prevedono le seguenti attività:

• -  primo approccio al teatro e al cinema;
• -  esercizi di improvvisazione, volti in particolare ad un preliminare “sblocco”emotivo e allo sviluppo di una certa consapevolezza scenica;
• -  esercizi per un uso corretto della voce in coordinazione con il corpo e con ilmovimento, nonché per la duttilità timbrica e la modulazione vocale;
• -  esercizi di stile, dizione e articolazione;
• -  esercitazioni di recitazione “corale”;
• -  esercizi di base per l’approccio al personaggio;
• -  introduzione al linguaggio e alle tecniche del cinema e dell’audiovisivo;

Seguirà, infine, la lettura del testo prescelto (in vista di potenziale rappresentazione di fine corso), l’assegnazione delle parti, l’esplorazione dei personaggi, le riprese delle scene video (stabilite durante il laboratorio) e la messa in scena conclusiva (che potrebbe essere sostituita da una sorta di prova aperta al pubblico, a seconda dei risultati raggiunti e del tempo a disposizione).

• -  imparare cos’è il teatro, da un lato, e cos’è il cinema, dall’altro;
• -  individuare e comprendere le specificità dei due linguaggi artistici e i loro punti dicontatto;
• -  acquisire gli strumenti necessari a raccontare e comunicare sia mediante leimmagini sia mediante il proprio corpo;
• -  acquisire maggiore consapevolezza di sé e della propria potenziale espressivitàfisica;
• -  conoscere e sperimentare praticamente i processi che portano alla realizzazione diun prodotto sia teatrale sia audiovisivo;

• -  sviluppare capacità di integrazione e relazione con gli altri;
• -  approfondire i mezzi di espressione verbale;
• -  imparare ad organizzare la propria fantasia secondo le regole del linguaggioteatrale e del linguaggio filmico;
• -  progettare ed elaborare eventi teatrali e/o prodotti audiovisivi di cui gli allievisiano autori e interpreti;
• -  favorire l’approccio ai codici linguistico-figurativi peculiari dell’arte drammatica,da un lato, e dell’arte cinematografica, dall’altro, nonché ai relativi aspetti tecnici.