A seguito di attenta analisi, discutendo dei pro e dei contro della proposta avanzata dal Sindaco nonché Assessore al Turismo dott. Edoardo Spinella, siamo giunti alla seguente conclusione:
NO PER I TEMPI! In un periodo di generale difficoltà economica, pensare di addebitare al turista una qualsivoglia tassa per aver scelto la nostra località quale meta per le proprie vacanze, sembra a noi soluzione molto ingrata.
Non molto tempo fa il Sindaco rilasciava un’intervista nella quale, giustamente, si lamentava della trasformazione della figura del sindaco da Amministratore locale a riscossore per conto dello Stato a causa dei tagli sui trasferimenti ai Comuni. Facciamo presente che la stessa fine faremo noi, “esattori” di questa nuova tassa da richiedere ai NOSTRI affezionati clienti (poichè ricordiamo che gran parte della nostra clientela è abituale, coltivata negli anni grazie all’impegno dei singoli albergatori).
Per non parlare poi del mercato gruppi, spesso gare d’appalto indette da Comuni. In quei casi anche il singolo Euro a presenza può pregiudicare l’aggiudicazione dell’appalto.
NO PER IL CONTESTO! Divenire l’unica località del tratto di costa da Taormina a Cefalù, ad istituire l’imposta di soggiorno, non sembra una mossa valida per lo sviluppo del territorio. Facciamo parte di un Distretto Turistico nel quale condividiamo, con località limitrofe quali Brolo, Piraino e Capo D’Orlando, lo stesso bacino di potenziali vacanzieri. Insieme a loro condividiamo anche lo stesso livello tariffario. Spingere i turisti ad optare per altre mete a causa di una, seppur limitata, convenienza economica sarebbe un grave danno per l’economia Gioiosana.
NO PER I MODI! A 2 anni dall’insediamento di questa Amministrazione, gli operatori turistici sono stati convocati una sola volta qualche settimana fa, con la promessa di un coordinamento nella programmazione delle tematiche turistiche. Ma ridurre questa collaborazione, che sottolineiamo essere necessaria, a mera merce di scambio per lasciare che venga introdotto questo ennesimo balzello, non può e non deve essere il nostro compromesso.
A fronte di una stagionalità ormai ridotta a 3 mesi, abbiamo bisogno di incentivare il turismo nei mesi di maggio, giugno e settembre piuttosto che reprimerlo con una tassa pagata dal turista stesso a fronte di servizi inesistenti. Rivendichiamo la centralità delle nostre imprese nel tessuto economico locale. Siamo si una risorsa per Gioiosa Marea, ma non un BANCOMAT al quale attingere nei momenti di bisogno. Le risorse per le opere pubbliche vanno ricercate nelle pieghe del bilancio, frutto di tagli alle spese o di opportuni finanziamenti regionali e/o europei (magari costituendo un apposito ufficio che si occupi della ricerca degli stessi), non certo nelle tasche di cittadini ed imprese.
Siamo pronti ad un confronto anche duro in merito ad una tassa che mette a rischio non solo il lavoro svolto in questi anni, ma minaccia soprattutto le prospettive di un rilancio turistico.
Siamo pronti, da imprenditori, a farci carico della promozione e del progresso di Gioiosa Marea. Ci rendiamo disponibili a contribuire, con le nostre risorse, alla programmazione dell’Estate Mare, con una serie di eventi e di serate che lascino il segno. Stiamo creando il materiale informativo sulla nostra località da consegnare all’ufficio turistico, proprio come abbiamo sempre fatto negli anni passati come Associazione di categoria (AOT Capo Calavà), senza che l’Amministrazione passata o presente lo abbia mai chiesto. Mettiamo a disposizione la nostra professionalità, noi che forse più di tutti conosciamo il significato della parola TURISMO.
Per le motivazioni sopra citati riteniamo che la proposta vada rigettata con forza! Ed invitiamo l’Assessore al Turismo a fare marcia indietro accogliendo le nostre tesi.
Il Presidente
Catanzaro Davide
Questo documento è ampiamente condiviso sia da imprese aderenti al Consorzio che esterne, preferiamo quindi indicare tutti gli operatori che appoggiano questo pensiero: